Spett.le Dott.ssa Ursula von der Leyen
Presidente Commissione Europea.
È tra poco al via la prossima Conferenza Internazionale sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC- COP 25). E’ urgente e fondamentale, questo è il nostro auspicio, raggiungere finalmente un accordo congiunto e mettere realmente in campo quanto prima, almeno in Europa, le risorse necessarie a contrastare i cambiamenti climatici e le loro gravi conseguenze sociali, sanitarie e ambientali, come affermato da gran parte del mondo scientifico.
In effetti è difficile da comprendere come dopo anni di reports scientifici e appelli da parte dei climatologi, la Politica, vera autrice decisionale, sia ancora sostanzialmente immobile, a fronte della popolazione che, specialmente giovane, cerca di stimolare con manifestazioni ben visibili le coscienze politiche.
Si diceva che il mondo scientifico già da anni avverte, ma anche recentemente autorevoli riviste scientifiche, come il British Medical Journal evidenziano quanto anche un aumento di un grado della temperatura media del pianeta possa portare a gravi conseguenze sulla salute delle persone. Si ipotizza infatti non solo un aumento del 3,4% della mortalità cardiovascolare e del 3,6% della mortalità respiratoria, ma anche dell’1,4% di quella cerebrovascolare (EbioMedicine, 2016), un aumento del 6% dei ricoveri ospedalieri per malattia coronarica (Heart BMJ 2018) e di un verosimile aumento dell’incidenza di diabete (BMJ Open Diabetes Res., 2017), per citare solo alcune delle problematiche sanitarie. Senza contare la stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che avverte che i cambiamenti climatici saranno correlati a 250.000 morti all’anno entro il 2030. In altri casi il danno sanitario viene amplificato da più fattori come evidenziato da un articolo del 2015 apparso su “The Lancet” in cui si evidenziava quanto l’aumento delle temperature ampliasse i danni nocivi dell’inquinamento atmosferico.
Ma all’orizzonte si vedono non solo problematiche sanitarie: il Global Risk Report del 2016, stilato da esperti e leaders del World Economic Forum pone proprio l’insufficiente risposta al surriscaldamento globale la crisi delle risorse idriche e la migrazione involontaria di massa (stima di lo milioni di persone a migrare entro il 2030 secondo la Banca Mondiale). L’avanzamento della desertificazione, con conseguente declino di produttività dei terreni e di disponibilità della risorsa idrica, l’innalzamento del livello dei mari dovuto allo scioglimento dei ghiacci e l’incremento degli eventi metereologici estremi in numero di intensità spingeranno appunto milioni di persone a migrare.
Come afferma il Prof Roberto Battiston, professore di fisica all’università di Trento ed ex presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana: “Non c’è mai stata, in tutta la storia del clima, una variazione così rapida come ai giorni nostri. Durante le glaciazioni, la temperatura variava di i grado ogni mille anni, nell’ultimo secolo è salita di o,8 gradi, cioè 8 volte di più, e oggi sta salendo di 0,15-0,20 gradi ogni dieci anni, ben 20 volte di più”. Ecco allora che come Associazione Ambientalista, il Circolo Airone di Legambiente del Comune di Monticello Conte Otto, in provincia di Vicenza, auspica un reale e fattivo impegno dell’Europa affinchè si possa costruire una grande alleanza per il “green new deal”, che ponga fine al surriscaldamento del pianeta, siano riviste le quote energetiche provenienti da fonti fossili, si dia più slancio allo sviluppo di energia da fonti rinnovabili e non inquinanti per dare ai nostri figli un futuro migliore e il tempo di viverlo, costruendo una casa comune, non solo europea, che sia solidale, inclusiva e competitiva.
Cordiali saluti.
Circolo Legambiente “Airone” Aps
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